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La nostra storia

L'inizio del Novecento segna l'arrivo dell'automobile a Trieste. Nel 1905 risultano registrate presso la Prefettura una trentina di veicoli: la possente Benz del barone Alessandro Economo ed il cosidetto “postiglione” del cavalier Onorato Gorlato, realizzato in legno sagomato, così come l'Adler dell'avvocato Emilio Richetti. Pochissimi anni dopo l'interesse per questo mezzo di trasporto divenne tale che l'11 settembre 1907 fu creato l'Automobile Club Trieste, con la sua prima sede in via Nuova 30 (l'attuale via Mazzini), primissime iscritte pure due amazzoni: le signore Melania Weiss e la baronessa Nina Morpurgo. Già il 6 giugno 1911 l'interesse sportivo legato all'automobile portò ad organizzare la Trieste-Opicina, vinta da Otto Hieronimus su Laurent-Klement, alla media di 72, 24 km orari. L'Automobile Club, sempre nei primi decenni del Novecento organizzò anche rally, quali la Vienna-Trieste.
Negli anni Cinquanta, Trieste, tra le città italiane, ebbe il massimo numero di vetture in rapporto agli abitanti. L'Automobile Club triestino organizzò “rally sportivi”, quali, nel 1965, la Trieste-Opicina e, negli anni Sessanta, il Rally del Biancospino, trasformato dopo il 1971 in Rally del Carso.
Oggi l'Automobile Club Trieste, con la sua sede in via Fabio Severo, segue l'automobilista in tutte le sue necessità burocratiche, turistiche e del tempo libero.
(Aldo Ancona)